Il primo intervento normativo del nuovo Governo Draghi per fronteggiare la crisi sanitaria ed i suoi effetti sull’economia e la società ha rivisto significativamente il quadro delle agevolazioni volte a sostenere le imprese maggiormente colpite dagli effetti dell’emergenza sanitaria. Il decreto è intervenuto anche su alcune misure di interesse in materia di energia ed ambiente.
Energia: riduzione degli oneri delle bollette elettriche e della tariffa speciale del Canone RAI (art.6)
Relativamente ai mesi di aprile, maggio e giugno 2021, la norma prevede la riduzione – con uno stanziamento pari a 600 milioni di euro – delle bollette elettriche a favore degli utenti diversi dai domestici connessi in Bassa Tensione (ossia micro e piccole imprese) attraverso un intervento di modifica delle voci “oneri generali di sistema” e “trasporto e gestione del contatore”. L’Autorità di regolazione per energie reti e ambiente (ARERA) provvederà all’attuazione di quanto previsto con propria delibera, modificando le componenti tariffarie di distribuzione e di misura dell’energia elettrica nonché le componenti a copertura degli oneri generali di sistema, in modo che:
- sia previsto un risparmio delle componenti tariffarie fisse applicate ad ogni punto di prelievo (parametrato al primo trimestre 2021);
- per le sole utenze con potenza disponibile oltre 3,3 kW, la spesa effettiva delle due voci richiamate non superi quella che si otterrebbe, in vigenza delle tariffe elettriche applicate nel primo trimestre dell’anno, assumendo un volume prelevato pari a quello registrato e un livello “convenzionale” di potenza impegnata pari a 3 kW. La disposizione replica quella già adottata lo scorso anno nella prima fase dell’emergenza ed è certamente positiva, poiché volta ad alleggerire uno dei maggiori costi fissi sostenuti dalle imprese – quello per l’energia – durante la fase di crisi sanitaria in cui molte attività produttive sono rimaste chiuse per effetto dei decreti emergenziali per il contenimento del contagio. Tali attività, che hanno di fatto avuto consumi energetici minimi, hanno ricevuto bollette comunque gravose a causa del peso della parafiscalità che presiede alla bolletta stessa. Più in generale però tale misura, sebbene utile ad affrontare questa fase di difficoltà, non risolve il problema del costo dell’energia per le piccole imprese; come CNA abbiamo sempre sostenuto la necessità di riformare la struttura di costo della bolletta attraverso la rimozione del finanziamento degli oneri generali ed il loro trasferimento sulla fiscalità generale. Si tratta di una riforma onerosa da un punto di vista della sua copertura finanziaria, ma la cui urgenza è emersa con ancora più forza nei mesi del Covid.
TARI: Viene prorogato al 30 giugno il termine entro cui i Comuni dovranno deliberare le tariffe della TARI (art. 30 comma 5)
Si tratta di una proroga annunciata, data la forte sollecitazione dei Comuni in tal senso. La norma però prevede, al contempo, che la scelta delle utenze non domestiche di avvalersi o meno del servizio pubblico debba avvenire entro il 31 maggio di ciascun anno. Una previsione estremamente vincolante, che non risponde alla ratio della nuova disciplina dei rifiuti simili agli urbani e che, soprattutto, vincolerebbe le imprese a scegliere o meno un servizio senza conoscerne i costi. Sebbene sono note le difficoltà espresse circa la necessità di deliberare le tariffe tenendo conto delle novità introdotte dal d.lgs 116/2020, e sono comprensibili le esigenze di favorire una corretta pianificazione del servizio pubblico, riteniamo tale vincolo per le imprese non giustificabile. Per tali ragioni proporremo, nella fase di conversione, un emendamento abrogativo di questa specifica previsione.
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