Ebac Campania a sostegno di imprese e lavoratori artigiani per combattere i rincari dei costi energetici che gravano sulle attività produttive e sulle famiglie. Con una delibera del Consiglio di Gestione, l’ente bilaterale artigiano della Campania mette a disposizione 300mila euro per il “Caro Energia”. Le risorse, a fondo perduto, sono destinate ai titolari ed ai propri dipendenti che stanno soffrendo un forte aumento del costo dell’energia elettrica e del gas/metano e sono concessi relativamente all’aumento dei costi di energia registrato nel periodo gennaio/ottobre 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Il fondo è ripartito equamente tra imprese e lavoratori (150mila euro per ciascuna categoria). In Campania la platea potenziale di beneficiari è rappresentata da 5571 aziende che impiegano 16.870 dipendenti.
Le domande inviate esclusivamente dai soggetti richiedenti il contributo, compilate in ogni parte e sottoscritta dal richiedente, dovranno essere inoltrate, a pena di esclusione, utilizzando l’apposita modulistica allegata al presente bando e scaricabile dal sito www.ebac-campania.org. Le domande potranno essere presentate a partire dalle ore 10:00 del 15 novembre 2022 alle ore 10:00 del 31 dicembre 2022 in modalità telematica a mezzo pec all’indirizzo bando.ebac.campania@pec.it.
Scarica il bando “Caro Energia”
Scarica l’allegato B Dipendenti
Scarica l’autorizzazione al trattamento dei dati personali
Sono ammesse ai benefici del presente bando le imprese e i loro dipendenti operanti nella regione Campania aderenti ad EBNA/EBAC che all’atto della presentazione della domanda posseggano i seguenti requisiti: la regolarità contributiva dell’impresa pari ad almeno 24 Mesi dal 1/01/2020 al 31/12/2021 e con i versamenti regolari nell’anno 2022. In via del tutto eccezionale la regolarità contributiva all’EBAC può essere sanata con un versamento cumulativo prima di produrre la domanda. Per le imprese con anzianità, iscrizione alla CCIAA o assunzione dipendenti, inferiore al periodo prima indicato (24 mesi e 2022) la regolarità contributiva s’intende dall’inizio dell’attività o dell’assunzione fino al momento dell’invio della domanda di contributo. Le imprese devono essere attive al momento della presentazione della richiesta di contributo ed al momento della relativa erogazione; essere in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni. I dipendenti devono risultare in forza al momento della presentazione della richiesta di contributo.
L’insussistenza anche di uno dei requisiti sopra indicati comporta la non ammissione dell’istanza.
Alle imprese verrà riconosciuto un importo pari al 20 per cento della differenza dei costi dell’energia, sommando i costi dell’energia e del gas/metano, nel periodo gennaio/ottobre 2022 o diverso periodo dell’anno 2022, rispetto ad analogo periodo dell’anno 2021. Il massimo contributo concesso è pari a mille euro. Se l’importo derivante dal calcolo del contributo pari al 20 per cento dello scostamento risulta inferiore a 100 euro, non verrà corrisposto alcun contributo. Alle imprese attive con iscrizione alla CCIAA o con assunzione di dipendenti dall’anno 2022 è concesso un contributo forfettario di 200 euro.
Ai dipendenti delle imprese artigiane viene riconosciuto un contributo “una tantum” pari a 150 euro nel caso in cui si registri un incremento di almeno il 30 per cento dei costi dell’energia, sommando i costi dell’energia elettrica e del gas/metano della residenza, nel periodo gennaio – ottobre 2022 rispetto all’analogo periodo dell’anno 2021 o per periodi analoghi. Ai lavoratori assunti nel 2022 è concesso un contributo forfettario di 75 euro.
“Il provvedimento adottato dal Comitato di Gestione – spiega il presidente di Ebac Campania, Achille Capone – è nello spirito della bilateralità. Nell’Ebac convivono le istanze delle imprese artigiane e dei lavoratori, pertanto in questo momento di forte aumento dei costi energetici ci è sembrato opportuno stanziare questo fondo per dare sollievo alle imprese e ai lavoratori artigiani alle prese con i rincari dei costi energetici. In Campania – evidenzia Capone – ci sono categorie che sono state duramente colpite da questi aumenti: panifici, pasticcerie e tutto il settore manifatturiero. Meno le attività che prestano servizi alla persona, dove si sono registrati aumenti ma non significativi. Anche il settore dell’auto (carrozzerie e riparazione) ha registrato un forte aumento dei costi energetici. La nostra speranza – ha concluso – è che con questa iniziativa si possa dare un contributo per allievare questo momento di forte difficoltà economica per il settore artigiano”.
Per ulteriori informazioni contattare i nostri uffici