Sembrava un sogno, è diventato un incubo.
Che sta portando migliaia di persone sull’orlo del fallimento.
E tante, troppe, verso pensieri estremi.
Le imprese edili si sono trovate da due fuochi: da una parte i committenti, ovvero i cittadini che si erano rivolti a loro per effettuare i lavori, insieme ai professionisti che li incalzavano per rispettare le scadenze per evitare la revoca dei contributi.
Dall’altra, invece, la mancanza di liquidità, perché i crediti d’imposta presi in precedenza non li voleva comprare più nessuno e rimanevano fermi nel cassetto fiscale, praticamente senza valore, se non nominale.
Ma senza poterli usare per pagare gli stipendi o il materiale per poter andare avanti con i lavori.
A oggi, il valore dei crediti fiscali “in stallo” nei cassetti fiscali delle imprese ammonta a circa 100 miliardi di euro.
E sono circa 60 mila le aziende in gravissima difficoltà economica per colpa del bonus.
Ma gli imprenditori non sono le uniche vittime.
Sabatino Nocerino
Presidente CNA Costruzioni Campania