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Da uno studio della Luiss Business School e OpenEconomics rilanciato ieri dal Dipartimento politiche Economica di Palazzo Chigi emerge che il saldo sui conti pubblici dello stato in dieci anni è positivo per 811 milioni di euro grazie all’impatto del SUPERBONUS.

Inoltre, già lapalissiano è l’effetto, di tale misura, sul superamento del lavoro sommerso che tanto affligge il settore dell’edilizia, soprattutto negli interventi di ristrutturazioni private. Infatti grazie alla fruizione dei bonus sul credito d’imposta le imprese hanno l’obbligo di ufficializzare l’organico e di fatturare integralmente le lavorazioni effettuate.

Purtroppo l’argomento SUPERBONUS rimane ancora ingabbiato in uno scontro politico sulle proroghe dell’incentivo.
Nel vedere che una fonte cosi autorevole confermi che il SUPERBONUS ha effetti positivi sulla crescita economica dello Stato, sembra veramente assurdo non continuare ad investire in un così proficuo settore che con l’avvento del SUPERBONUS diventa il vero volano per il rilancio dell’economia nazionale.

Molti sono ancora scettici su una misura cosi generosa, ma i numeri parlano chiaro ed indicano che con il SUPERBONUS tutti gli attori coinvolti possono crescere e far crescere: le imprese, le famiglie e anche lo Stato che vede ripagarsi l’investimento iniziale, oltre naturalmente all’incremento di valore del patrimonio immobiliare, alla riduzione della classe di rischio sismico degli edifici ed all’aumento del risparmio energetico (riqualificazione energetica degli edifici) che tanto ci chiede l’Europa (taglio del 55% delle emissioni entro il 2030).

Confido in un’accelerazione nell’affrontare tale opportunità per il nostro paese e che si giunga finalmente ad approvare una proroga consistente (almeno al 2025) tale da permettere gli addetti ai lavori una dignitosa programmazione a lungo termine degli interventi da eseguire.

CNA Costruzioni Campania
Sabatino Nocerino

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