La richiesta di autorizzazione al versamento di contributi volontari consente al contribuente che ha cessato o interrotto l’attività lavorativa, di effettuare dei versamenti per raggiungere il diritto alla pensione e per incrementare l’importo del trattamento pensionistico, se sono già stati perfezionati i requisiti contributivi richiesti.
L’autorizzazione al versamento dei contributi volontari può essere richiesta da:
- lavoratori dipendenti e autonomi purché non iscritti all’INPS o ad altre forme di previdenza;
- i lavoratori parasubordinati purché non iscritti alla Gestione Separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria; i liberi professionisti purché non iscritti all’apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;
- i lavoratori dei fondi speciali di previdenza (telefonici, elettrici, personale di volo, ecc.) purché non iscritti ai rispettivi Fondi o ad altra forma di previdenza obbligatoria;
- i titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta (ai superstiti o reversibilità).
Per ottenere l’autorizzazione il lavoratore deve dimostrare di essere in possesso di almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dalla collocazione temporale dei contributi versati o di almeno 3 anni di contribuzione nei cinque anni che precedono la data di presentazione della domanda.
I contributi volontari sono utili per coprire i periodi durante i quali il lavoratore:
- non svolge alcun tipo di attività lavorativa dipendente o autonoma (compresa quella parasubordinata);
- ha chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio;
- ha un contratto part-time orizzontale o verticale.
Fonte>https://www.smart2people.it/richiesta-di-autorizzazione-al-versamento-di-contributi-volontari