«E’ indispensabile rivedere i tempi di pagamento della seconda rata della rottamazione quater allungandoli ben oltre il mese attuale. Senza una proroga sulla scadenza, infatti, la misura che nasceva con l’obiettivo di aiutare famiglie, artigiani e piccole imprese risulterebbe pericolosamente afflittiva nei loro confronti visto il momento di crisi congiunturale che stiamo vivendo». A lanciare l’allarme e, nel contempo, ad avanzare la proposta di proroga è il presidente di Cna Campania Nord (Napoli, Caserta, Benevento) Vincenzo Santo. «Chiedere a famiglie, artigiani e piccole imprese di pagare la prima rata entro il 31 ottobre e la seconda entro il 30 novembre significa rischiare di compromettere la buona riuscita di una misura che nella sua idea generale è sicuramente positiva in quanto consente a chi ha avuto una difficoltà di mettersi in regola con il fisco, ma che sul piano attuativo è ben distante da quello che è il mondo reale – ha evidenziato Santo – le difficoltà di accesso al credito per i piccoli imprenditori, l’inflazione, il clima di guerra internazionale che ha drogato i costi di diversi mercati rendono il pagamento delle due rate ravvicinate improponibile». Duro anche il segretario di Cna Campania Nord Francesco Geremia. «Pretendere il pagamento di due rate nel giro di un mese significa mettere un’enorme pressione fiscale sul mondo delle piccole imprese e dell’artigianato – ha sottolineato – il clima di sfiducia emerso dai dati Istat, le condizioni generali sfavorevoli rischiano di creare un vero e proprio collasso economico soprattutto nel nostro territorio e nel Mezzogiorno dove le pmi rappresentano il cuore pulsante della nostra economia. Cna, in questa battaglia, è in campo in maniera responsabile per arginare queste scelte cervellotiche e per costruire quel ponte istituzionale tra le esigenze del mondo della piccola impresa e dell’artigianato e quelle di bilancio del governo centrale».